Si mangia per vivere, non si vive per mangiare

Si mangia per vivere, non si vive per mangiare
Si mangia per vivere, non si vive per mangiare

mercoledì 23 marzo 2011

Pensieri alla rinfusa.

Sono molti giorni che mi dico che il mio è solo un blog di cucina, nato per la presuntuosa ma sincera speranza di poter dare una mano a chi vuole o deve cucinare senza glutine.

E mi dico che parlare di ciò che sta succedendo in Giappone  lo fanno già in tanti, persone molto più informate e competenti di me, e che meglio di me sanno esprimere la preoccupazione, la paura, l'angoscia ed anche l'ammirazione per questo magnifico popolo che non si ferma a piangere su se stesso.

E mi dico che non ho niente di interessante da dire, niente di originale, niente di più di quello che hanno già detto e con parole sicuramente meglio usate delle mie.



















E mi dico che alla fine sono più utile se pubblico ricette ordinate che pensieri confusi.


Ma nello stesso tempo, le notizie che ci stanno arrivando mi fanno stare ogni giorno più male.
Le immagini dei volontari che stanno sacrificando la loro vita per il loro Paese mi lasciano un groppo in gola che non se ne va, che non mi dà pace, che non mi fa dormire. 
Il pensiero di troppe famiglie distrutte, rimaste senza casa, e senza notizie dei propri cari, e senza la possibilità di sotterrare e piangere i propri morti, mi fa troppo male al cuore.
E la forza della natura, incontrollabile ed inarrestabile, mi dà per l'ennesima volta la coscienza di quanto noi essere umani siamo piccoli e fragili.
E come se non bastassero l’attacco della natura ed il rischio nucleare, ecco l’ennesima guerra a distruggere un altro po’ di mondo e di popolazione.


E non posso continuare a pubblicare ricette senza gridare che provo tutto questo, senza urlare al mondo la mia tristezza, la mia preoccupazione, la mia desolazione. Senza fermarmi un momento a piangere per quanto mi sento impotente. E senza manifestare il mio orrore per l'ennesima guerra che non capisco e per i troppi innocenti che moriranno per giochi di potere che non so.

La natura a volte sa essere crudele e distruttiva. Ma l'uomo in questo non ha rivali.


I miei
nanini ultimamente sono furibondi. E piangono per questo nostro magnifico e fragile mondo che l'uomo sta distruggendo senza rimorsi.







8 commenti:

  1. mi sarebbe piaciuto aver scritto io questo tuo post... condivido tutto... anche le hansjie del brutto periodo..

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  2. Anna, quanto bene dai voce ai miei terribili pensieri di questi giorni. Non riesco a trovare uno spiraglio, non riesco a vedere come sempre faccio, un solo aspetto positivo in questi giorni. Perfino guardare i miei bambini mi angoscia anzi, soprattutto guardare loro. Mi chiedo perché? Perché saranno costretti a subire questo mondo? Forse era così anche per i nostri genitori e noi non capivamo? Sono 2 o 3 giorni che non mi reggo in piedi: ho mal di stomaco, dolori a ondate che mi travolgono e continuo a fare l'inventario di ciò che ho mangiato per capire se ci possa essere stata contaminazione di glutine ma... tu che li hai conosciuti, credi che i miei nanini possano entrarci qualcosa??? Un abbraccio

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  3. Come hai ragione... sono tanto angosciata anche io e qualche giorno fa ho scritto su FB che mi ero ricordata il motivo per cui non avrei voluto sposarmi nè avere figli...

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  4. il periodo è scurissimo, e secondo me bisogna per questo non chiudersi nei pensieri scuri, ma cercare di fare quello che è in nostro potere perché le cose in futuro, quelle almeno che sono nelle nostre possibilità umane, vadano diversamente.
    contro le catastrofi naturali non possiamo, è vero, fare niente, ma possiamo ad esempio spingere i governi a non ricorrere all'energia nucleare, che quando dice di far danni è terribile.

    non tutto è in nostro potere, ma il nostro potere, che comumque esiste, non buttiamolo via!

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  5. Ciao Anna sono pensieri che ci accomunano, le foto poi parlano da sole, e' triste tutto cio',vedo il mondo come un malato che si e' trascurato e adesso ne subisce le conseguenze, a scapito di chi sfortunatamente si trova nel posto sbagliato nel momento sbagliato, puo' capitarci di tutto, dobbiamo essere preparati e ritenerci fortunati per quello che abbiamo, grazie bel post, baci rosa buon giovedi'

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  6. Vale credo che il mondo intero in questo momento condivida questo dolore e queste ansie... per questo non sapevo se esprimerli sul blog, mi sentivo banale e scontata... mi ha spinta il fatto che continuando a pubblicare ricette e basta mi sembrava quasi di dimostrare l'indifferenza che sono tanto lontana dal provare. La mia è stata solo una manifestazione di dolore e solidarietà verso le vittime di questi ultimi orrori, che non servirà a nessuno ma mi farà sentire un po' meglio con me stessa quando pubblicherò la prossima ricetta.

    Anna Lisa la psiche, inutile che te lo dica io, influisce enormemente sulla nostra salute.... e il nostro apparato gastrointestinale è uno di quelli che risente di più dello stress e dell'angoscia. I miei "nanini" sono uno scherzo con me stessa, non so se hai letto, sono i miei pensieri come li immaginavo da ragazzina, ed ogni tanto spuntano fuori, un tempo eravamo sempre in guerra, ora sono spesso solidali con me... questa forse è la maturità :) Guarda al futuro con ottimismo, insegna ai tuoi bambini che la natura va rispettata, dai loro esempio e buoni principi, queste sono le uniche armi che abbiamo... e speriamo che tutte queste gocce nell'oceano alla fine portino ad un cambiamento di rotta anche da parte dei grandi potenti della terra. Ci credo poco ma non smetto di fare quel poco che è in mio potere.
    Stefania per quanto pessimista io no, non ho mai pensato di aver sbagliato a volere una famiglia, certo pensare al futuro delle mie figlie mi dà molta preoccupazione, ma l'amore che ho per loro e che da loro ricevo mi dà una grinta ed una voglia di lottare che forse non avrei se non avessi loro da proteggere, da rendere indipendenti, loro a cui insegnare che sta anche a noi, pur nel nostro piccolo, fare qualcosa per questo pianeta.
    Gaia sono perfettamente d'accordo con te.... lo sconforto a volte è inevitabile, ma anch'io continuo a credere fermamente che le cose possono cambiare, e DEVONO cambiare se non vogliamo andare incontro alla distruzione totale del nostro pianeta. A giugno sono sicura che non passerà il no (tanto per cambiare se non vogliamo il nucleare dobbiamo dire sì e viceversa...), non dopo quello che è successo, è come se natura e destino ci avessero inviato un avvertimento, potranno mai ignorarlo gli italiani? Soprattutto speriamo che questa grande possibilità che abbiamo, quella del referendum, sia usata e non disertata come troppo spesso è successo negli ultimi anni.

    Buona giornata a tutte... c'è uno splendido sole, fonte di energia pulita che neanche un terribile terremoto avrebbe scatenato in modo negativo. Voglio fortemente credere che il mondo intero avverta in quello che è successo un invito a riflettere, a riflettere seriamente.

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  7. Rosa vedo solo ora il tuo commento, lo hai scritto forse mentre io scrivevo la mia risposta.... sì, il nostro è davvero un mondo terribilmente malato, ma la mia esperienza mi dice che non tutti i mali sono incurabili, e che una forte volontà è spesso una grande medicina. Ho il cuore gonfio stamattina come da tante, tante mattine a questa parte, ma so che serve a ben poco piangere... tiriamo tutti fuori unghie e denti, rimbocchiamoci le maniche, convinciamo chi di dovere ad ascoltarci, ad ascoltare il lamento di questo pianeta moribondo, e siamo ancora in tempo a salvargli la vita.... io ci voglio ancora credere.
    Buona giornata a te, Rosa.

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