Si mangia per vivere, non si vive per mangiare

Si mangia per vivere, non si vive per mangiare
Si mangia per vivere, non si vive per mangiare

lunedì 26 novembre 2012

Le ricette di Gianna: Sacher torte senza glutine

 
Gianna l’avete già conosciuta qui, ma per conoscerla meglio visto che spero che capiti spesso su queste pagine, leggete anche qui: vi prego di credere che non l'ho pagata per farle dire quello che dice di me, che mi sono emozionata nel leggere le sue parole, ed anche che quello che non dice di sé è che è una splendida ragazza, dotata di un sorriso solare che scalda il cuore. Il resto ve lo dirà lei se vorrà, da oggi su questo blog  avrà una pagina sua, dove mi limiterò a copiare ed incollare il materiale che lei mi vorrà inviare. Questa sacher torte a me verrebbe da dire che è da leccarsi i baffi… ma la pagina è sua e d’ora in poi non ci metto più becco e lascio la parola a lei Sorriso


 
9-Con candeline


Prima di scoprire la mia celiachia avevo preparato diverse volte la Sachertorte al mio fidanzato, che ne va matto. Quest’anno, volendo replicarla per festeggiare il suo compleanno, avevo inizialmente pensato di fare la classica versione con glutine, spaventata dalla possibilità di sbagliare ottenendo un risultato scadente, nel caso mi fossi “lanciata” nella versione gluten free. Poi ho chiuso gli occhi un attimo, ed ho rivisto la solita scenetta di me che servo il dolce agli altri e mi siedo a guardarli mentre lo mangiano, compatendomi con le solite frasi del tipo “poverina, non lo puoi mangiare…” “Certo, che bel sacrificio, ma come fai?”, eccetera.
Intendiamoci: nessuno muore se si priva di un dessert. Ma la celiachia rende diversi in maniera paradossale, perché è una non-malattia. E pone in una condizione di discriminazione perché, in momenti di convivialità, si è obbligati a renderla pubblica, a condividerla anche se non si vorrebbe.
Ciò premesso (chiedo scusa per lo sfogo…!), ho voluto tentare la sfida della Sacher senza glutine. È una torta che si prepara con poca farina, quindi ho pensato che la sostituzione con le farine prive di glutine potesse dare un risultato accettabile.
Il procedimento è un po’ laborioso, io di solito la faccio in due giorni (un giorno la base e il giorno successivo farcitura e ricopertura con glassa), ma può andar bene anche se si organizza il lavoro dividendolo tra mattina e pomeriggio.
Il risultato (anche perché si trattava di un primo tentativo) ha pienamente soddisfatto celiaci e non, fatto contento il mio fidanzato e reso orgogliosa me di aver trasformato questa ricetta in una versione nuovamente “accessibile”.
Grazie ad Anna per l’opportunità che mi offre di poterla condividere con tutti voi!

Ci tengo a precisare che qualsiasi commento per un’eventuale revisione della ricetta è ben accetto. Il risultato finale è molto buono ma può naturalmente essere migliorato. Sarei quindi orgogliosa se i lettori più esperti di me nella cucina senza glutine mi aiutassero a perfezionare questo lavoro.
 
Ingredienti (NB quelli contrassegnati da ** devono essere garantiti senza glutine come da prontuario A.I.C oppure come segnalato in etichetta con la dizione “senza glutine”)

- 150 g di burro
- 250 g di cioccolato fondente: io ho mescolato in parti uguali cioccolato fondente al 50% circa e cioccolato fondente al 70% **
- 150 g di farina senza glutine (nel procedimento sono specificate le marche utilizzate)
- 5 uova
- 1 bustina di vanillina**
- 2 cucchiaini di lievito **
- 150 g di zucchero
- 1 barattolo di marmellata di albicocche
- 300 g di cioccolato fondente per la glassa **
- 150 g di zucchero a velo per la glassa **
- 150 ml di acqua

PREPARAZIONE
1- Preparazione e cottura della base.
Sciogliere il cioccolato a bagnomaria (io ho aggiunto 4 quadratini di cioccolato in più in previsione del cioccolato che sarebbe rimasto attaccato alla pentola).


1-Cioccolato

Mescolare il burro con 80 g di zucchero fino ad ottenere una crema omogenea.


2-Burro
 
Aggiungere il cioccolato fuso, i 150 g di farina e i due cucchiaini di lievito e mescolare bene. Io ho usato un mix di farine così composto: 50 g di farina di riso, 50 g di farina Biaglut per pane e paste lievitate, 50 g di Maizena (come da prontuario). Il lievito da me utilizzato era quello di marca Colombo.


3-Mix farine


4-Impasto cacao


Unire quindi i 5 tuorli d’uovo e mescolare bene.


5-Impasto cacao 2


Montare a neve i 5 albumi ed aggiungervi i restanti 80 g di zucchero e la vanillina ed unire i due composti delicatamente mescolando dal basso verso l’alto per non “smontare” gli albumi.


6-Albumi


Si otterrà un impasto soffice e gonfio,


7-pronto per forno


che dovrà a questo punto essere versato in una tortiera precedentemente imburrata ed infarinata (io ho usato una tortiera a cerniera da 24 cm di diametro), ed infornato a 160° (forno precedentemente riscaldato e già a temperatura) per 50 minuti. Vale la “prova stecchino”!.
Trascorso il tempo di cottura, togliere dal forno e lasciar raffreddare per qualche ora (io mi sono dedicata a questa fase con un giorno di anticipo rispetto a quello in cui avrei voluto servire il dolce).


8-Base sfornata

9-Base

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2- Farcitura con la marmellata di albicocche.
Tagliare la torta a metà: raccomando di usare molta delicatezza perché è molto “fragile” e la sua friabilità è accentuata dall’assenza di glutine nell’impasto. Se tuttavia qualche pezzetto dovesse rompersi non disperate, perché la copertura finale con la glassa di cacao maschererà molto i difetti.
Scaldare nel microonde (io ho impostato 2 minuti a 300 W) la marmellata di albicocche dopo averla versata in una ciotola e stemperata con 2-3 cucchiai di acqua: diventerà in questo modo più fluida e quindi più facilmente spalmabile. Se non si dispone di un forno a microonde si può scaldare la marmellata a bagnomaria. Farcire la torta.


1-marmellata


Ricomporre la torta e spalmarla in superficie con la marmellata di albicocche (serve a renderla più “appiccicosa” in modo da far attaccare meglio la glassa di cioccolato).


2-torta chiusa

3-Preglassatura

4-Preglassatura


Come ho cercato di mostrare nella foto, io ho trasferito a questo punto la torta su una gratella sopraelevata, posta su una base fatta di fogli d’alluminio, per facilitare la copertura con glassa dei lati e perché durante la fase di glassatura molta glassa cola sul piano di lavoro, solidificando molto rapidamente (sarà quindi molto difficile da pulire).
Iniziare la preparazione della glassa: durante questa operazione, che richiederà pochi minuti, la torta andrà lasciata riposare all’aria.
3- Glassatura.
Preparare in una pentola col fondo spesso uno sciroppo con 150 ml di acqua e 150 gr di zucchero. Spezzettarvi dentro 300 gr di cioccolato fondente e cuocere a fiamma bassa, mescolando di continuo, fino a che il preparato non diverrà di consistenza fluida e liscia. Versarlo quindi sulla superficie della torta spalmandolo con il dorso di un cucchiaio ed avendo cura di coprire bene anche i bordi. Lasciare un po’ di glassa per eseguire in superficie, se si vuole, la classica scritta Sacher.


5-colata glassa

6-Spalmo glassa


Mettere la glassa lasciata da parte in una sac à poche con beccuccio sottile e comporre la scritta Sacher.


7-Scritta


La torta a questo punto è pronta: prima di gustarla lasciarla solidificare completamente qualche ora (da 2 a 4 ore) a temperatura ambiente.


8-Dettaglio scritta
                                                                                                                                                                                      Gianna            



… ehi… pss pss… sono Anna… non posso fare a meno di ribadire... che dite, non trovate anche voi che sia da leccarsi i baffi??? Sorriso





martedì 20 novembre 2012

Due graditissimi premi e… torta soffice cioccolato e pere.

 
Cecilia e Viola sono due bloggers che gestiscono insieme un blog di cucina... e fin qui poco di inusuale. La cosa che trovo davvero molto bella è che sono mamma e figlia. Si raccontano qui, sicuramente meglio di come potrei fare io, e vi invito caldamente a leggere ciò che scrivono di loro stesse. Il motivo per cui questo post inizia con i loro (bellissimi) nomi è che  mi hanno passato un premio, anzi due :)

Il primo è questo:



 
Usando le loro stesse parole: "un riconoscimento creato dallo scrittore spagnolo Alberto Zambade il quale nel 2008 concesse nel suo blog Leyendas " El Pequeno Dardo" il seguente premio ai primi quindici blog selezionati da lui e dal quel momento il premio iniziò a circolare su internet. Secondo il suo creatore, questo premio vuole "riconoscere il valore di ogni blogger, per il suo impegno nella trasmissione di valori culturali, etici, letterali e personali". Esprimendo in ultima analisi la loro creatività, attraverso il suo pensiero rimane vivo innato tra le sue parole."

A dirla tutta non è questo blog che lo ha vinto bensì questo... il mio blog... come chiamarlo? di pensieri ed elucubrazioni mentali, molto meno frequentato di questo ma più vecchio e più personale. Lo amo moltissimo... ed il premio mi ha fatto un piacere immenso.

Il secondo, che invece è dedicato a questo blog di cucina, è il seguente:



... e mi ha fatto altrettanto piacere, perché è vero che è un blog di nicchia, dedicato alla cucina senza glutine, ma è anche vero che ogni tanto divago e che cerco di coinvolgere anche chi celiaco non è con ricette semplici ed ingredienti facili da reperire.

Come già detto in altre occasioni e come ho spiegato a loro, pur facendomi piacere i premi mi mettono in difficoltà per l'impegno che comportano. Parlare di me tra l'altro, che è più o meno quello che si deve fare per ogni premio ricevuto, io lo faccio continuamente (ma sì anche troppo, lo so, lo so)... inoltre passare un premio a chi sì e chi no, con tutte le persone che nel tempo ho conosciuto sia pur solo virtualmente o telefonicamente ma che comunque ho conosciuto ed apprezzato attraverso questo blog, mi sembrerebbe fare un torto a chi non lo riceve... per cui già altre volte ho glissato e fermato questa pur gradevole catena.
Insomma non me ne vogliano Cecilia e Viola. Non me ne vogliano tutte le blogger che questi premi li vorrebbero. Come ho fatto in altre occasioni, io li dedico e li passo a tutti i miei lettori fissi ed a tutte le foodbloggers con le quali in un modo o nell'altro, in questi circa due anni da quando ho aperto queste pagine, ho comunicato, parlato, chattato, visitato, chiesto e risposto in un rapporto bellissimo che mai avrei immaginato di scoprire.
Per cui grazie a Cecilia e Viola, grazie di cuore, ma come ha detto qualcuno più simpaticamente di me, io sono egoista e questi premi me li tengo tutti per me!!!


Dopo di che passo alla ricetta di oggi, una goduria cioccolatosa, morbida, profumata, che proviene dal ricettario del Bimby, dove naturalmente viene usata farina 00 che ho egregiamente sostituito con altre senza glutine. Altra modifica sta nel ripieno, perché nel ricettario le pere vengono ricoperte da cacao in polvere: l’ho fatto così la prima volta, ma l’ho trovato un po’ asciutto, mentre con la crema gianduia non lo è, e la goduria… è massima.

E' una ricetta già proposta qui, un mio cavallo di battaglia che ogni tanto riporto in tavola per il piacere degli occhi e del palato. Nella versione già pubblicata avevo usato meno impasto, e non avevo avuto la possibilità di fotografare il godurioso interno. Ricopio quindi la ricetta, con foto migliori, anche per chi mi ha chiesto privatamente qualche delucidazione che spero riceva da questo post.


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Riprendo il passo passo direttamente dal vecchio post, dove avevo usato una tortiera a forma di cuore.

Ingredienti: 150 gr di cioccolato fondente, 200 gr di zucchero, 100 gr di burro morbido, 300 gr di farina (io ho usato 150 di Bi-Aglut per pane e paste lievitate e 150 gr di Mix it DS), 120 gr di yogurt bianco, 80 gr di latte, 3 uova, 1 bustina di lievito per dolci (ho usato il Colombo), 1 bustina di vanillina, 3 pere belle mature oppure sciroppate ben asciugate, 1 bicchiere di crema di gianduia (la faccio in casa per cui è ultrasicura… ma usate pure tranquillamente la Nutella, garantita senza glutine), zucchero a velo, un pizzico di sale.


Procedimento:
Tritare il cioccolato a pezzettini, versarlo in una scodella, aggiungere  il burro ammorbidito, lo zucchero, lo yogurt, il latte, le uova e la vanillina, poi lavorare gli ingredienti fino a che sono ben amalgamati. Unire la farina ed il pizzico di sale, lavorare bene, infine aggiungere il lievito e mescolare bene.
Versare nella tortiera imburrata ed infarinata, o ricoperta da carta forno. Io stavolta ne ho usata una di silicone, che non ha bisogno di nessun accorgimento perché l’impasto non si attacchi.



Spianare bene (è un impasto piuttosto sodo) e nella parte centrale versare uno strato sottile di crema gianduia (se usate la Nutella riscaldatela a bagnomaria o in microonde, diventa più fluida e facile da distribuire). Tagliare le pere a spicchi ed appoggiarle sullo strato di crema...



...poi versarvi sopra altra crema...




Ricoprire con il rimanente composto...



... ed infornare a 160-180°C per 35-40 minuti.

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Spero che le fotografie parlino meglio di me... è una torta facile da fare ma incredibilmente buona... come i miei vecchi lettori sanno, io non pubblico una sola ricetta che non meriti che si dica che è...


 


da leccarsi i baffi!

























giovedì 15 novembre 2012

Rifatte senza glutine: blinis con zucca, farina di ceci e ricotta, di Oxana


Rieccoci all’appuntamento mensile con le Rifatte senza glutine. Questo mese rifacciamo tutte insieme la ricetta dei blinis che Oxana presenta qui.


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Per una famiglia come la mia in cui crepes crespelle e focacce sono in prima fila tra gli alimenti più graditi, questi blinis sono stati davvero una manna dal cielo. Oltre tutto prima di Halloween avevo comprato questa meravigliosa zucca che poi non ho trasformato nella solita lanterna mostruosa visto che la sera del 31 ottobre il tempo era più da lupi che da streghe.


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Sullo sfondo, scontrosa ed adorabile come e più di tutti i gatti neri del mondo, la mia Minou.


Ma torniamo ai blinis di Oxana.

Io e le ragazze, golosone, li abbiamo accompagnati con marmellata di albicocche e crema di gianduia, entrambe fatte in casa in un momento di desiderio di dolcezza. Il marito  li ha gustati invece con gorgonzola e Philadelphia, e siamo rimasti tutti soddisfattissimi. Preciso che non ho messo in tutto l'impasto la quantità di zucchero segnalata da Oxana, proprio in previsione del fatto che i miei blinis dovevano accontentare sia gli amanti del dolce che quelli del salato.


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Per la ricetta mi sono attenuta in modo fedele alle indicazioni di Oxana, che copio e incollo per comodità mia e di chi mi legge (tra parentesi le mie considerazioni o modifiche):


Blinis alla zucca, farina di ceci e ricotta (per circa 20 mini blinis)

- 150 gr di purea di zucca (pesata dopo la cottura)
- 60 gr di ricotta fresca 
- 170 gr circa di farina di ceci (tutto dipende dalla zucca se ha troppo acqua o no)
- 2 uova
- circa 70 ml di acqua frizzante (dipende da zucca se è troppo asciutta o no)
- 2 cucchiai di zucchero semolato (l’ho messo solo nell’impasto destinato ai blinis accompagnati con marmellata e crema gianduia mentre in quelli destinati al marito ho messo un pizzico di sale)
- 1/2 cucchiaino da caffè di lievito (ho usato il solito Colombo per dolci) 
- olio di semi (ho preferito quello extravergine di oliva)


Pumpkin and chickpea flour pancakes

Cuore rosso Oxana quanto amo le tue foto!!! Cuore rosso


1. Scaldate il forno a 200°C. 
2. Tagliate la zucca a spicchi, eliminate i semi. Sistemate gli spicchi su una teglia da forno e infornateli per circa 30-40 minuti, in modo che la zucca sia tenera e molto asciutta. Quando la zucca si raffredda un po’, frullatela.
3. In una ciotola lavorate la ricotta con le uova, la purea di zucca e zucchero fino ad ottenere una crema omogenea.
4. Setacciate la farina e lievito e aggiungetela un po’ alla volta alle zucca e ricotta. Mescolate bene, versate l'acqua frizzante e lasciate al riposo per circa 30 minuti. Seguendo alla lettera le dosi, probabilmente perché la mia zucca pur molto matura era uscita bella asciutta dal forno, mi è venuto un impasto troppo sodo; quindi alla fine dei 30 minuti di riposo ho aggiunto un po’ d’acqua mescolando man mano, fino alla consistenza necessaria perché versando un cucchiaio di composto nella padella, questo si espandesse leggermente senza adagiarsi troppo.
4. Scaldate una padella, versate un velo d'olio, giusto per non far aderire i blinis. Con un cucchiaio versate un po' d'impasto (tipo crespella) per formare un disco. Cuoceteli a fuoco medio per qualche minuto da ogni lato, il tempo che si coloriscano. Poggiate su carta assorbente e procedete allo stesso modo con il resto della pastella.
5. Sono buoni tiepidi e freddi e anche giorno dopo.

Assolutamente verissimo!!!!

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Belli vero?

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Insomma anche questo mese una bella scoperta, con una ricetta che sicuramente farò e rifarò ancora, e che come tutte le ricette delle ...




...Rifatte Senza Glutine...


... ci ha permesso come sempre di….


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…leccarci i baffi!!!


Il prossimo mese siamo tutte ospiti della cucina di Simonetta, una delle foodbloggers senza glutine che più amo (naturalmente a pari merito con molte altre) per questo dolcetto che già mi fa venire l’acquolina in bocca!!!!


4.1 gateaux de chocolat

Cliccate sulla foto per la ricetta sul blog di Simonetta e... alle prossime rifatte :)











martedì 6 novembre 2012

Quanti modi di fare e rifare: lasagne di panissa con broccoli e pecorino romano




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Nel leggere la ricetta di Nanocucina ho quasi esultato: lasagne fatte non con la farina di grano ma con quella di ceci, che tra l’altro a me piace moltissimo ma non mi sarebbe mai venuto in mente di sfruttare in questo modo. Insomma questo mese non potevo non partecipare, anche se un po’ di corsa, tra un tour de force al lavoro, una piccolapiccola vacanza, una full-immersione nel bridge ed un altro tour de force prima di una pausa forzata che forse, finalmente, mi permetterà di seguire un po’ di più questo blog.
Devo dire che finora le ricette di Quanti modi di fare e rifare mi hanno incantata. Temevo che questa, per la presenza sia dei broccoli che del pecorino romano, poco graditi in casa  mia, potesse non incontrare i gusti dei miei ospiti. Non è stato così, perché la besciamel ha reso molto delicato il tutto, ed il sapore della farina di ceci è stata davvero una nota originale. Insomma promozione piena.
Ho eseguito la ricetta pari pari, dimezzando le dosi per le paure sopra descritte, e dimezzando anche il tempo di cottura della panissa, che dopo una decina di minuti era già bella soda.
Copio ed incollo la ricetta, dove le uniche correzioni sono dovute alla necessità di usare farine garantite senza glutine:
ingredienti per 4 porzioni piccole
per la panissa: 150 g di farina di ceci (da prontuario o comunque garantita senza glutine), 500 ml d’acqua tiepida, sale, poco olio EVO
per il condimento: 1 broccolo, 1 spicchio d’aglio, 2 acciughe sott’olio, peperoncino qb
per la besciamelle: 400 ml di latte intero, 1 cucchiaio e mezzo di farina di riso (da prontuario o comunque garantita senza glutine), sale, 30/35 g di pecorino romano grattugiato
Preparate la panissa: in una pentola antiaderente stemperate la farina di ceci con due cucchiai di olio EVO e l’acqua tiepida, versandola poco alla volta e mischiando bene perché non si formino grumi. Accendete la fiamma al minimo e fate cuocere la panissa per una mezz’ora (a me però è bastato un quarto d’ora perché diventasse ben soda). Mescolate ininterrottamente e vigorosamente, stando bene attenti che non si attacchi (si attaccherà comunque, è una missione persa in partenza, ma potrete dire di averci provato). Una volta pronta versatela in un contenitore rettangolare leggermente unto, lasciatela intiepidire e tagliatela a fettine sottili, cercando di non mangiarne metà durante l’operazione.
Nel frattempo lavate e cimate il broccolo e scottatelo 5/10 minuti in acqua bollente. Scolatelo bene, lasciatelo asciugare qualche minuto, tritatelo grossolanamente e soffriggetelo in padella con l’olio, il peperoncino, l’aglio schiacciato e i due filetti di acciuga.
Preparate la besciamelle: mischiate la farina con poco latte, battete bene con le fruste e aggiungete il resto degli ingredienti tranne il pecorino. Fate cuocere a fuoco lento fino a raggiungere la consistenza desiderata (non troppo densa, in questo caso). Spegnete e aggiungete il formaggio grattugiato, lasciandone da parte un paio di cucchiai.
Rivestite con uno strato di panissa una pirofila leggermente unta delle dimensioni di circa 21×16 cm, cospargete con qualche cucchiaio di broccoli, dai quali avrete eliminato l’aglio, distribuendoli bene, e ricoprite con metà besciamelle. Formate un secondo strato, cospargete di pecorino, aggiungete qualche fiocco di burro e informate in forno preriscaldato a 200° per una quarantina di minuti, o finché la superficie non sarà dorata.
Servite BOLLENTE.
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Con le quantità dimezzate sono venute fuori quattro belle porzioni, profumate ed invitanti, prontamente e molto volentieri divorate.
 
Eh sì, con Quanti modi di fare e rifare ormai si sa, c’è sempre da…….
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… leccarsi i baffi!!!
Vero Otto?