E meno male che c’è questa iniziativa… come detto più volte, l’unica per ora che fa sì che io ogni tanto scriva su questo blog. Sempre di fretta, sempre all’ultimo secondo, sempre senza idea di cosa scriverò, ma almeno una volta al mese il blog esce dal letargo in cui è caduto da qualche anno, se non altro per aggiungere una ricetta in versione glutenfree a quelle glutinose.
Non che questo mese abbia fatto molta fatica… a parte farina e pangrattato, che ho usato ovviamente senza glutine, tutto il resto non ha richiesto accortezze particolari. Ed il gusto con cui i miei commensali hanno divorato i miei tranci di pesce mi dice che anche questa, come tante altre proposte dalla cuochina, farà spesso parte dei piatti portati in tavola dalla sottoscritta.
Questo mese, la ricetta da condividere è quella dei tranci di pesce alla romagnola, ricetta presa dalla nostra cuochina dal libro “Le ricette regionali italiane” ed. Solares.
Ingredienti per 2 persone 2 fette di pesce (nel mio caso salmone e palamita)
farina di riso qb (certificata senza glutine)
1 tuorlo d’uovo sodo
2 cucchiai di pangrattato senza glutine (io uso quello di marca Nutrifree)
succo di 1/2 limone
prezzemolo
2 cucchiai di olio extra vergine di oliva
sale, pepe
Preparare i tranci di pesce. Io avevo comprato una palamita intera e dei tranci di salmone. A questi ultimi ho tolto pelle e parte centrale ed ho ricavato dei bocconi da finger food. La palamita è stata spellata, privata della lisca centrale e sfilettata, poi divisa in tranci..
Salare e pepare i tranci lavati ed asciugati, infarinarli e soffriggerli nell’olio.Appena cotti da entrambi i lati, togliere l’unto in eccesso appoggiandoli su carta assorbente da cucina. Disporli in una teglia antiaderente appena unta, oppure ricoperta da carta forno, cospargere sulla superficie dei pesci i tuorli tritati e amalgamati con il pangrattato, il prezzemolo tritato, sale e pepe ed irrorarli con un filo d'olio.
Prima di servire, spremerci sopra il succo del limone.
Questi i tranci di palamita, sotto i bocconcini di salmone.
Come scritto nella ricetta, ho usato salmone e palamita. Quest’ultimo però, contrariamente al salmone che è rimasto morbidissimo, ha assunto con le due cotture una consistenza leggermente stopposa e non lo consiglio. Va detto però che appena fritto era semplicemente fantastico, è stata la passata in forno a renderlo evidentemente troppo cotto.
Altro errore è stato quello di tritare troppo finemente il tuorlo d’uovo, che coreograficamente avrebbe reso migliore il piatto.
Per il resto… un piatto buonissimo. D’altronde io non pubblico nessuna ricetta se non la ritengo tanto buona da….
… leccarsi i baffi!!!
Prossimo appuntamento con Quanti modi di fare e rifare, la seconda domenica di giugno con questa ricetta:
Cliccare sull’immagine …. e gnammmmm!!!