Un piccolo aiuto per chi, come me, è intollerante al glutine. La mia esperienza a disposizione di chi non ne ha o cerca nuove ricette.
Si mangia per vivere, non si vive per mangiare

Si mangia per vivere, non si vive per mangiare
martedì 18 novembre 2014
Seppie con la bietola
martedì 18 marzo 2014
Un trenino carico di auguri per Gregorio
Gregorio è il fratellino di Edoardo, per il quale tempo fa feci questa torta. La mamma desiderava per lui come per il fratello qualcosa di speciale per il suo compleanno, e quando mi ha raccontato della sua passione per i treni non poteva non venirmi in mente un trenino fatto anni fa per Silvia, mia figlia.
All’epoca non sapevo neanche cosa fosse la pasta di zucchero, e non esisteva ancora (o meglio non si sapeva ancora che esistesse) il problema celiachia: per i tre anni di Silvia inventai su due piedi un trenino di pan di spagna (glutinoso) pieno di caramelle colorate (glutinose), che correva su binari fatti con le rotelle di liquirizia (glutinose)… sulla base, panna montata a riprodurre un prato innevato, fettine di kiwi a riprodurre piccole aiuole con fiorellini di zucchero (glutinosi). Le ruote erano biscotti di una famosissima marca (ovviamente moooooolto glutinosi)….. insomma come mi ha fatto notare Silvia un giorno che guardando questa foto le ho detto “che torte che ti facevo, eh???” … con quella bella torta ho contribuito ad avvelenarla
domenica 23 febbraio 2014
Ravioli di carnevale


Posare al centro di ogni cerchio di pasta un cucchiaino del ripieno preparato in precedenza.
Piegare in due ogni cerchio premendone i bordi e stando attenti a non far fuoriuscire il ripieno.
domenica 16 febbraio 2014
Fusilloni del Piccolo Diavolo
D’altronde da una pasta napoletana, cosa c’era da aspettarsi di meno?
Buona, cavolo. Buonissima, davvero. E questo sughetto un po’ pazzo le ha reso grande onore.
Procedimento: mettere una pentola di abbondante acqua salata sul fuoco mentre si prepara il sugo.
Affettare sottilmente la cipolla e soffriggerla in poco olio extravergine di oliva. Appena dorata aggiungere i pinoli e far soffriggere anche quelli.
Ah, niente sale…. la ‘nduja insaporisce molto, e di sale non c’è bisogno.
Scolare la pasta, aggiungere la rucola spezzettata al sugo e far saltare appena il tutto.
domenica 9 febbraio 2014
Crostata all’antica
Da questa parti l’inverno non è stato, almeno per ora, un vero inverno. Niente freddo, niente neve, rarissime le gelate del mattino. L’unico evento atmosferico che non manca, e che rende i fine settimana grigi e spesso casalinghi, è la pioggia. Che in linea di massima amo, ma che ogni tanto mi piacerebbe si mettesse da parte per far spazio a qualche raggio di sole. Così non è, non in questo periodo, e allora consoliamoci con un dolce che scalda il cuore, e fa splendere il sole anche in queste grigie giornate..
Ingredienti:
per la pasta frolla: Farina Biaglut Sfornagusto 150 gr , farina DS 150 gr, zucchero 150 gr , la buccia grattugiata di mezzo limone non trattato, burro 125 gr, lievito istantaneo per dolci consentito 5b gr (ho usato quello di marca Colombo), 1 pizzico di sale, una bustina di vanillina consentita, 1 uovo intero;
per il ripieno: cioccolato al latte 180 gr, 3 uova, burro 80 gr, zucchero 100 gr, panna 150 ml, maizena 3 cucchiai.
Procedimento:
per la pasta frolla: lavorare tutti gli ingredienti in una impastatrice o a mano fino ad ottenere un bell’impasto sodo e liscio. Formare una palla e mettere a riposo in frigo per circa mezz’ora;
per il ripieno: spezzettare il cioccolato, tagliare a dadini il burro e far fondere insieme a bagnomaria in un pentolino, poi tenere la crema in caldo. Sgusciare le uova in una terrina, montarle con la frusta a mano o elettrica incorporando poco alla volta la farina e lo zucchero; continuare a montare finché il composto sarà soffice ma consistente. Aggiungere, sempre mescolando, il cioccolato e la panna.
Assemblamento del dolce:
Rivestire con la pasta frolla (precedentemente stesa con il mattarello) il fondo e le pareti di uno stampo a cerniera di 24 cm di diametro. L’operazione sarà più semplice stendendo la pasta tra due fogli di carta forno come descritto qui; tagliare dai bordi la pasta in eccesso, rimpastarla velocemente e conservarla per le decorazioni: rovesciare il ripieno nel guscio di frolla così ottenuto e livellarlo; stendere gli avanzi di frolla in una sfoglia sottile e ricavarne delle strisce, disporle a grata sulla torta; ritagliare a forma di foglie altra pasta stesa e decorare il bordo della crostata. Cuocere in forno preriscaldato a 180°C per 40 minuti circa o finché la pasta non assume un bel colore dorato. Servire tiepida o fredda.
Una crostata, come dice il titolo, di quelle all’antica. Quella delle nostre nonne, delle domeniche speciali, quelle che da bambini ci facevano venire l’acquolina in bocca e che oggi come allora ci fa….
… leccare i baffi!!!