Si mangia per vivere, non si vive per mangiare

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domenica 11 ottobre 2015

Quanti modi di fare e rifare: Pilzgröstl (rosticciata) di Maria Giovanna

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Neanche se mi mettessi d’impegno per una giornata intera memorizzerei il nome originale di questo piatto. Così lo chiamerò Rosticciata, all’italiana.
E’ un piatto caldo, saporito, che fa pensare ad un rifugio montano, al freddo invernale, ad un caminetto acceso.
Nasce dall'esigenza di riciclare gli avanzi, in modo particolare le patate lesse, ma direi che vale la pena di farlo per il semplice gusto di mangiare un buon piatto.
Io l’ho fatto con i porcini, rigorosamente acquistati al supermercato… nella mia lunga esperienza di infermiera ho visto troppe tragedie, troppe morti, troppi trapianti di fegato dovuti ad avvelenamento da funghi, funghi colti da persone espertissime ma ingannate dalla loro stessa sicurezza. Così da anni non ne consumo più se non certificati. Mi sarebbe piaciuto assaggiare i finferli della ricetta originale ma non avrei saputo dove procurarmeli in sicurezza, così ho ripiegato su questi tre bei porcini freschi.


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Copio e incollo la ricetta della Rosticciata dal blog “Stella senza glutine” di Maria Giovanna:

Piatto tipico della gastronomia altoatesina, il pilzgröstl o rosticciata ai funghi, è una spadellata di patate, funghi e speck, nato dall’esigenza di riciclare gli avanzi, in particolar modo patate, senza trascurare la squisitezza della preparazione.
Il nome in lingua originale risulta alquanto intraducibile e misterioso ma una volta assaggiato, anzi, già dai profumi che si sprigionano in cottura, si preannuncia un appagamento dei sensi!
Sarebbe opportuno cuocere le patate il giorno prima, per averle completamente raffreddate al momento di rosolarle.
Questa ricetta è perfetta per i miei finferli freschi ma si può usare qualsiasi fungo: da provare anche con i porcini (quanto mi piacciono!).
Purtroppo non ho i semi di cumino per condire le patate arrostite, ma ho già provveduto a questa mancanza: in nota nella prossima spesa.
Difficoltà: facile
Intolleranze: senza glutine, senza uova, senza frutta secca, senza latticini, senza crostacei
Ingredienti:
Patate
Speck (ho usato speck Segata, senza glutine e senza latticini)
Funghi finferli freschi
Cipolla
Sale e pepe nero
Olio extravergine di oliva


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Procedimento:
Lavare, lessare le patate, scolarle e lasciarle raffreddare.
Pulire e lavare i finferli, saltarli in padella con mezza cipolla e qualche cucchiaio di olio; salare e proseguire la cottura a fuoco moderato per circa 30 minuti.
Tagliare lo speck e farlo dorare in un tegame antiaderente senza condimento (in alternativa aggiungere un filo di olio e rosolare).
Sbucciare le patate, tagliarle a fette spesse e metterle in un’altra padella con olio e l’altra metà cipolla e farle saltare per qualche minuto fin che saranno dorate.
Aggiungere i finferli, aggiustare di sale e pepe e cospargere il gröstl con lo speck.
Guten appetit ……..o mahlzeit….fate voi!


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Non ho praticamente apportato  modifiche se non nella scelta dei funghi. Ho usato patate rosse, provenienti dai Monti Sibillini, dalla pasta bella soda, e le ho lessate la sera prima.


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Nel procedimento, ho fatto una piccola variazione mettendo le patate dorate sulla carta per farle scolare bene dall’olio, poi le ho aggiunte ai funghi caldi ed ho cosparso il tutto con lo speck, il mio di marchio Coop garantito senza glutine.


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Neanch’io avevo i semi di cumino ma non ne ho sentito la mancanza… la rosticciata era squisita così com’era. Come sempre, con le ricette di Quanti modi di fare e rifare c’è da…..


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… leccarsi i baffi!!!
 

Il prossimo mese ci ritroveremo tutte nella cucina di Ornella per questo piatto magnifico che metterà a durissima prova la mia esperienza con le farine senza glutine….


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