Oggi domenica 10 aprile ho l’onore e la gioia di ospitare nella mia minuscola cucina le ragazze di “Quanti modi di fare e rifare” .
Piccola ma calda ed accogliente!
La ricetta che faremo tutte insieme è quella dei panzarotti, già presentati qui alla fine di un post lunghissimo ma che amo molto. Prometto che stavolta sarò molto molto più breve
Li ho rifatti in versione solo leggermente diversa… è una ricetta classica, non si può stravolgere, mi sono solo sbizzarrita con l’impanatura e con il ripieno. Non amo moltissimo il salame, ma ammetto che ha dato una nota saporita che ci stava proprio bene, e l’impanatura a base di semini di sesamo e di papavero che ho usato per alcuni panzarotti li ha resi se possibile ancora più irresistibili.
La ricetta, sempre la stessa:
Ingredienti per 25 panzarotti: 1 kg di patate non novelle, rosse o a pasta gialla, 2 uova, 100 gr di parmigiano o altro formaggio a scelta, sale, pepe, prezzemolo, 200 gr circa di mozzarella ben asciutta (io uso quella da pizza) o di scamorza affumicata, salame tagliato a pezzetti(ho usato ovviamente un salame certificato glutenfree), pangrattato (io uso il Nutrefree), semi di sesamo e di papavero.
Stavolta ho usato patate rosse toscane, belle sode ed asciutte, dalla pelle sottilissima (tanto che quando le faccio al forno non le sbuccio).
Procedimento: lessare le patate con la buccia in acqua salata, farle intiepidire, sbucciarle e passarle con lo schiacciapatate. Aggiungervi le due uova sbattute, il prezzemolo, il parmigiano, il sale ed il pepe, ed amalgamare bene tutto. Ne deve risultare un impasto bello sodo, se non lo fosse si possono aggiungere un cucchiaio o due di fecola di patate (da prontuario per i celiaci), ma se le patate sono rosse o a pasta gialla o comunque non novelle, non succederà.
Con le mani inumidite, prendere una cucchiaiata di impasto, inserirvi un pezzetto di mozzarella o scamorza affumicata, qualche pezzettino di salame, formare dei cilindri di impasto e depositarli su un vassoio. Attenzione, la mozzarella dev’essere ben inglobata nell’impasto, altrimenti durante la frittura il panzarotto si aprirà.
A questo punto se si ha fretta, rotolare ogni cilindretto nel pangrattato (o nei semini, oppure in una mistura di pangrattato e semini) e friggere. Per un risultato ancora migliore, infarinarli con farina di riso o altra farina che non venga assorbita molto (io ho usato la DS) , passarli in un po’ di albume d’uovo e poi nel pangrattato. Verranno più asciutti e croccanti.
Eccoli pronti alla frittura
Ed eccoli dopo la frittura, caldi caldi, pronti ad essere serviti…
Una roba…. stratosferica!!! Assolutamente da….
….. leccarsi i baffi!!!!!
Il prossimo appuntamento con “Quanti modi di fare e rifare” è nella cucina di Susanna, del blog “Afrodita’s kitchen” dove rifaremo tutte insieme i passatelli in brodo emiliani!
Vi aspettiamo!!!