Si mangia per vivere, non si vive per mangiare

Si mangia per vivere, non si vive per mangiare
Si mangia per vivere, non si vive per mangiare

sabato 28 aprile 2012

Intervista Celiachia Oggi

Mi decido finalmente, su richiesta di amiche che non sono riuscite (come me, purtroppo) a trovare la rivista nella zona di Pisa, a pubblicare l'intervista che mi ha fatto mesi fa "Celiachia Oggi" della casa Editrice "Gamma 3000"


Purtroppo Blogger non mi permette di pubblicarla come documento pdf, per cui vi rimando qui (cliccare sull'immagine):



... dove potrete scaricarla e leggerla. 

Grazie a tutti :)

Anna







mercoledì 25 aprile 2012

Riso tricolore

Un’amica mi ha regalato per Natale un bellissimo stampo a forma di margherita, in silicone, accompagnato da un ricettario (“Torte in petali – Gribaudo”) utilissimo per sfruttarne i contorni inusuali, nel quale mi aveva colpito subito molto questo riso colorato. Con un po’ di fantasia si può sfruttare l’idea e presentare questo piatto in vari modi, magari in monodosi sovrapponendo gli strati colorati ed aiutandosi con un coppapasta. Di grande effetto ma veramente semplice, adatto come primo piatto o ad accompagnare carne o pesce, o perché no come antipasto.

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Ingredienti per uno stampo: 450 gr di riso carnaroli (la ricetta dice 400 ma un po’ di più ci sta bene), 1/2 cipolla, 2 bicchieri di brodo, un bicchiere di vino bianco secco, un pizzico di zafferano, 4 grossi cucchiai di pesto genovese, 4 di sugo di pomodoro, abbondante parmigiano grattugiato, olio extravergine di oliva, sale.


Procedimento: tritare la cipolla e farla appassire in una pentola con qualche cucchiaio d’olio. Versarvi il riso e farlo tostare per alcuni minuti, poi unire il brodo, far restringere un po’ e sfumare con il vino lasciandolo evaporare. Portare a cottura aggiungendo via via acqua bollente salata se necessario. Intanto sciogliere lo zafferano in poca acqua tiepida. Una volta cotto il riso, prenderne qualche cucchiaiata abbondante e mescolarla con l’acqua e lo zafferano sciolto, poi trasferire il riso giallo nell’incavo centrale dello stampo, premendo con un cucchiaino per farlo aderire bene alle pareti. Dividere il resto del riso in tre porzioni uguali, insaporirne una con il pesto mescolando bene, la seconda con il parmigiano e la terza con il sugo di pomodoro ed un po’ di parmigiano, sempre mescolando con cura. Versare i risotti nei petali alternando i colori, pressando bene e poi livellando con il dorso di un cucchiaio, e lasciar intiepidire prima di sformare sul piatto di portata.

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Decorare a piacere, con pomodorini, cetrioli sottaceto, basilico e pezzetti di formaggio (ho tagliato un po’ di asiago con una formina piccola da biscotti). Buono buono anche freddo. Anzi…


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… da leccarsi i baffi!!!








giovedì 19 aprile 2012

Pizza con lievitino


Mi accorgo di non aver mai pubblicato una ricetta della pizza, a parte quella con lievito madre che però scoraggia molta gente. In effetti anch’io non uso sempre il lm, soprattutto se la decisione di fare la pizza a cena la prendo solo poche ore prima. In quel caso, uso la stessa ricetta con cui faccio la pizza con la scarola da qualche tempo, che soddisfa i palati di tutti anche se non è velocissima da preparare. Se avete a disposizione solo due ore, probabilmente non basteranno e conviene usare una ricetta con più lievito. Ma se le ore sono almeno tre, allora vale la pena di fare il cosiddetto lievitino, per una pizza molto leggera.

Ingredienti per 4 pizze:

300 gr di farina BiAglut mix per pane, 300 gr di Mix It DS, 250 gr di Glutafin Select, 550 ml di acqua, sale, olio extravergine di oliva, 10 gr di lievito fresco (o due gr di lievito secco), un cucchiaino di miele.


Procedimento per il lievitino: mescolare insieme le farine e prelevarne 100 gr. Sciogliere il lievito in 100 ml di acqua tiepida della dose, aggiungere il miele ed impastare con la farina. Coprire e lasciar lievitare per un’ora. Nelle foto, il risultato.

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Usare il lievitino come lievito per continuare con la preparazione dell’impasto, e lavorarlo con il resto della farina aggiungendo acqua fino ad ottenere un impasto morbido ma lavorabile con le mani (può darsi che ne basti meno rispetto alla dose segnalata negli ingredienti, dipende da molti fattori). Aggiungere all’ultimo 4 cucchiai di olio extravergine d’oliva e sale a piacere. Amalgamare bene. A questo punto se avete fretta stendete l’impasto nelle quattro teglie con l’aiuto di un po’ di farina DS (e comunque ho l’abitudine di posare anche un foglio di carta forno sulla teglia per essere sicura che la pasta non si attacchi) e far lievitare. Condire, infornare a 250°C per circa 15 minuti. Se invece avete un po’ di tempo ancora, formare quattro panetti, coprire e far lievitare di nuovo per un’ora circa.

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Al termine lavorare velocemente l’impasto, stenderlo, condirlo, far riposare un altro po’ mentre il forno va a temperatura, e cuocere.

Di solito metto tutto il condimento fuorché la mozzarella, poi inforno una pizza sopra ed una sotto in forno ventilato. A metà cottura aggiungo la mozzarella e scambio i posti. Oppure, se le cucino per congelarle, mi fermo a metà cottura, faccio raffreddare, e le congelo in una teglia monouso mettendo tutto in un sacchetto per alimenti. Così se una sera viene la voglia di pizza mezz’ora prima di cena, basterà scongelarla, aggiungerci la mozzarella e finire di cuocerla. Rimane buonissima. Inoltre avere una figlia adolescente vuol dire sentirsi dire il sabato nel tardo pomeriggio: “ah mamma, dimenticavo, stasera vado in pizzeria con i miei amici”. E una pizza senza glutine in congelatore (perché fosse una volta che vanno in un locale che la fa...…) è bene che ci sia sempre.

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La pizza dopo aver lievitato, e dopo la cottura

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Ehi!!! Ma dov’è finita la fetta che volevo fotografare???
Qualcuno mi ha battuto sul tempo Triste… e si è pure…

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.. leccato i baffi!








domenica 15 aprile 2012

Rifatte senza glutine: il blitz di mele di Olga

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Ho una passione sfegatata per i dolci di mele, per cui non potevo non essere felice di rifare questa ricetta di Olga, e poi rifarla, e poi rifarla ancora! Ebbene sì, ben tre volte in pochi giorni, perché la prima volta l’ho trovata buonissima, la seconda l’ho voluta far assaggiare ai miei amici, la terza l’ho regalata al mio fisioterapista, un amico goloso quanto me. Ed ogni volta il profumo che ha invaso la mia casa raccontava di sapori antichi ed indimenticabili.
Quindi di nuovo, devo ringraziare Vale e la sua iniziativa delle Rifatte senza glutine…. se otterremo lo scopo prefisso non lo so…. ma di sicuro io e le altre "Rifatte" stiamo conoscendo ricette fantastiche.


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Della ricetta c’è poco da dire. E’ di Olga, un nome, una garanzia. Chi non la conosce? Un anno e mezzo fa io, io non la conoscevo. E’ stata una delle prime persone che si sono iscritte al mio blog, e non solo a questo, anche a quello zoppicante dei miei pensieri. La prima che mi ha dedicato un premio, ed io da imbranata inesperta neanche ho capito cosa fosse se non dopo un sacco di tempo. Come a dire, mi ha accolta a braccia aperte in questo mondo allora nuovo per me, ed è sempre stata presente, ogni volta che ho avuto bisogno di un consiglio, di un parere, della sua esperienza unica ed ineguagliabile con le nostre farine. La nostra guru, la chiama qualcuna di noi. Mitica. Sempre disponibile con tutti, sempre pronta a mettere a disposizione la sua esperienza. Come ho scritto  giorni fa a qualcuno, andrebbe coniato un complimento apposta per lei, perché di appropriati non ne esistono ♥

Il dolce che Olga ha scelto per il nostro incontro mensile è molto semplice, molto delicato, meravigliosamente soffice. Blitz, un termine tedesco che significa lampo, ed in effetti si fa anche molto velocemente. Insomma l’ideale per un invito dell’ultimo istante, per una cena improvvisata, bastano tre mele ed ingredienti che tutti abbiamo sempre in casa, ed in un’ora il dessert è pronto. E se non fa in tempo a raffreddare…. meglio, perché anche tiepido è buonissimo.

Ricetta e foto originali sono qui.

La mia versione, con un’unica modifica:

Ingredienti:

Per il ripieno:
3 mele medie (ho usato le mie adorate renette)
3 cucchiai di zucchero
Succo di limone

Per l'impasto:
60 g di burro
150 g di zucchero
2 uova
succo e scorza grattugiata di mezzo limone
1 tazzina di latte
2 cucchiai di rum
3 cucchiai di zucchero a velo vanigliato (come da prontuario AIC, ho usato il Colombo)
mezza bustina di lievito in polvere (come da prontuario, sempre Colombo)

In quanto alle farine naturalmente senza glutine, dopo essermi studiata la composizione del Mix Di Farine Senza Glutine Per Impasti Lievitati ho usato:

140 gr di farina di riso (da prontuario)
40 gr di fecola di patate (da prontuario)
20 gr di Maizena al posto della farina di tapioca, che qui a Pisa trovo solo in un negozio etnico che mi dà poca fiducia, per cui ho smesso di comprarla. 

Non so come sarebbe venuto con la farina di tapioca… ma l’impasto era davvero sofficissimo, ed il giorno dopo altrettanto, per cui le altre volte l’ho rifatta nello stesso modo.

Procedimento:
Tagliate le mele a fettine, spolverizzatele di zucchero bagnatele con il succo di limone e fate macerare 30 minuti.
Montate burro e zucchero a crema e poi sempre sbattendo unite i tuorli, il succo e la scorza del limone.
Aggiungete la farina il lievito il latte e il rum.
Unite infine gli albumi montati a neve.
Versate il composto in una tortiera e affondatevi leggermente le mele.

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Cuocete per 35-40 minuti a 180°.
 
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Inebriatevi del profumo…

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Una spolveratina di zucchero a velo … poi mangiatene una prima fetta ancora tiepida…. e poi una seconda… e tra un “mmmmh che buona…”  ed un “ohmamma che goduria…” ed un “via, un altro pezzetto…” vi accorgerete che come in un blitz l’avete fatto, in un blitz l’avrete finito! Presto presto, bisogna farne un altro!!!!

Non dimenticate, e con questo invito tutti i miei lettori a farci un pensierino, che il 15 maggio sarà proprio di Vale la ricetta delle Rifatte, ed è una ricetta molto invitante che per di più non contiene nessun ingrediente a rischio… quindi una ricetta naturalmente senza glutine.

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Siete in tanti a leggermi…. e voglio invitare anche chi non ha un blog, o chi mi ha cercata su facebook: partecipate, mandatemi la vostra versione, la pubblicherò per voi, con le vostre foto ed i vostri commenti! E ricordate che con noi Rifatte…

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… vi leccherete sempre i baffi!!!




martedì 10 aprile 2012

Risotto agli asparagi

 
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Premetto che io adoro tutti i risotti, anche quello più banale con pomodoro burro e parmigiano. Ma ci sono dei risotti che se ben cucinati mi fanno letteralmente impazzire, come quello ai funghi, ai carciofi oppure agli asparagi. E visto che la stagione di questi ultimi meravigliosi ortaggi è alle porte e si iniziano a trovare i primi, in questi giorni ho voluto provare una ricetta che  mi aveva ispirato molto, trovata qui.

Il risultato è stato… da condividere. Per cui ecco la ricetta quasi del tutto identica:
 
Ingredienti per 4 persone:
  • 350 gr. di riso (circa 20 cucchiai)
  • 300-400 gr. di asparagi (da preferire quelli più piccoli e sottili)
  • 1 scalogno
  • una noce di burro
  • olio extravergine di oliva
  • parmigiano reggiano grattugiato
  • brodo vegetale

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Preparazione:
La ricetta originale prevede di lessare gli asparagi tagliati a pezzetti. Io preferisco cuocerli a vapore.


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In una pentola a parte preparare il brodo vegetale (si può utilizzare un dado vegetale disciolto in 1 litro e mezzo d'acqua circa)
Preparare un tegame largo e basso dove si andrà a cuocere il riso. Soffriggere in un filo d'olio uno scalogno tagliato sottile, poi aggiungere gli asparagi tagliati a pezzi. Tenere da parte tutte le punte di asparagi che poi andranno in parte aggiunte  a metà cottura e in parte usate per guarnire il piatto finale. Le punte di asparagi vanno aggiunte in un secondo momento perché sono più delicate e la cottura insieme al riso avrebbe l'effetto di "spappolarle".
 

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Schiacciare gli asparagi con un cucchiaio di legno (io ho usato un pestello lungo per gli aperitivi) insieme allo scalogno, direttamente nella padella e a fuoco vivo. Si dovrà formare una polpa verde che poi, in fase di cottura e con il brodo vegetale, diventerà cremosa.
A questo punto aggiustare di sale e, con la padella ben calda, aggiungere il riso e farlo rosolare insieme agli asparagi. Quindi cominciare ad aggiungere il brodo vegetale.
Versare abbondante brodo inizialmente (per una buona cottura il riso deve quasi galleggiare all'inizio) e successivamente aggiungerne poco alla volta mano a mano che viene assorbito dal riso. Aggiustare di sale assaggiando il brodo di cottura.
Superata la metà cottura aggiungere buona parte delle punte di asparagi. A cottura ultimata, spegnere, far riposare 15 secondi e amalgamare una noce di burro.
Versare nei piatti cospargendo di abbondante parmigiano reggiano grattugiato e guarnire ogni piatto con qualche punta.

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Un risotto molto cremoso e delicatissimo che vi farà…

 
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… leccare i baffi!!!




martedì 3 aprile 2012

Tartufini sciuè sciuè

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Una ricetta che non è neanche una ricetta, nata dal bisogno di usare una ricotta in scadenza ed il residuo di pan di spagna rimasto da questa torta. Non sono neanche in grado di dare dosi precise visto che ho letteralmente inventato in base agli ingredienti che avevo in casa. Comunque ho sbriciolato accuratamente il pandispagna in una ciotola, ci ho aggiunto la ricotta e tre cucchiai di rhum ed ho amalgamato bene. Ho aggiunto tre cucchiai di Nutella (ma sì, viva le calorie!) ed ho mescolato bene, poi ho messo in frigo ad addensare un po’. Ho tritato grossolanamente un pugno di mandorle e preparato un piattino con del cacao amaro. Con le mani umide ho formato delle palline con l’impasto e le ho rotolate una per una nel cacao, depositandole momentaneamente su un piatto. Poi, iniziando dalla prima (sulla quale il cacao si era leggermente inumidito) le ho rotolate una per una nella granella di mandorle adagiandole poi sui pirottini.
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Sono stati ammiratissimi e soprattutto graditissimi al palato. Una goduria… ed una figura esagerata con tre passi facili facili. A volte basta davvero poco per…

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… leccarsi i baffi !Sorriso