Premetto che non amo molto la cacciagione, ma ogni tanto ne viene regalata un po’ al mio più feroce critico, ed a lui invece piace molto. Così ho imparato a cucinare il cinghiale, ed anche ad apprezzarlo.
La ricetta me la diede anni fa proprio chi ci regala questa carne, io ci ho aggiunto solo il tocco della polenta che ci sta molto bene, e rende questo piatto particolarmente adatto alla stagione fredda mitigandone inoltre il sapore forte.
Ingredienti: 600 gr di carne di cinghiale tagliata a piccoli pezzi, una cipolla, due spicchi di aglio, una costa di sedano, mezza carota, salvia, rosmarino, grani di pepe, vino q.b. , polpa di pomodoro, un cucchiaino colmo di cacao amaro in polvere (certificato senza glutine) olive nere.
Procedimento: da qualche parte ho letto che se il cinghiale è stato congelato non importa più marinarlo…. non so se sia vero, io comunque lo marino sempre, magari dodici ore anziché 24 se non mi sono ricordata di metterlo a marinare in tempo. Quindi per prima cosa, mettere la carne ben pulita e tagliata a pezzi piccoli in un contenitore insieme agli odori tagliati a pezzi ed a qualche granello di pepe schiacciato e coprire bene con vino rosso corposo. Lasciar marinare a temperatura ambiente.
Dopo 24 ore il vino sarà diventato molto scuro; scolare bene la carne e gettare tutto il resto (qualcuno riutilizza gli odori marinati, io preferisco riprepararli da capo per eliminare il più possibile quel forte sapore di “selvatico” tipico del cinghiale). Soffriggere un battuto di tutti gli odori nominati, aggiungere la carne e far rosolare bene. Versare un mezzo bicchiere di vino (si dovrebbe usare lo stesso della marinatura) e far evaporare, Aggiustare di sale e pepe, aggiungere pomodoro quanto basta, il cacao, mezzo bicchiere di acqua e cuocere a lungo. Io uso la pentola a pressione che dimezza i tempi e rende morbide anche le carni più coriacee, e faccio cuocere per circa 45 minuti dal momento in cui inizia a fischiare. In una pentola normale il tempo va almeno raddoppiato e andrà aggiunta acqua man mano che la carne cuoce.
Nel frattempo preparo una polenta morbida con un litro e mezzo di acqua, sale, 2 cucchiai di olio extravergine di oliva e 400 gr di farina di mais certificata senza glutine (consultare il prontuario degli alimenti senza glutine, accessibile a tutti on line sul sito dell’Associazione Italiana Celiachia, oppure usare una farina di mais macinata in un mulino che sicuramente non macini anche grano, segale o orzo).
Al termine della cottura aggiungere le olive e far ritirare un po’ il sugo lasciando sul fornello qualche altro minuto.
Servire con la polenta calda e….
… leccarsi i baffi
Ciao Anna e bentornata...
RispondiEliminaquesto piatto mi stuzzica molto visto il freddo di questi giorni... ^.^
un piatto succulento!!hai ragione secondo me la polenta ci sta divinamente!!!:)
RispondiEliminamai mangiato il cinghiale e non posso andare a cacciarne uno :-)) non mim resta che sbavare sulla tua ricetta :-)) brava cara e bacioni :X
RispondiEliminaChe bel piatto ottimo in queste giornate invernali,a me il cinghiale piace ma non mi sono mai fidata a cucinarlo mi segno la ricetta.baci Francesca
RispondiEliminaNemmeno a me la cacciagione fa impazzire, ci sento troppo il gusto di selvatico o, come si dice, in genovese, di "bestin". Il cinghiale con la polenta, però, è un'eccezione...rara per me, ma l'ho mangiato. Un abbraccio...voglio fare i tuoi ravioli, con un bel sughetto...!!
RispondiEliminacinghiale e polenta... da leccarsi i baffi!
RispondiEliminama la presenza del cacao lo potrrebbe fare definire in dolce&forte, o ci vorrebbe proprio la cioccolata?
Per una volta rispondo in tempi decenti :)
RispondiElimina♥♥♥ Anna grazie per il bentornata, per ora a singhiozzo visto che mia figlia ancora non si è rimessa del tutto :(
♥♥♥ Spuntine, eh sì.... va anche detto che io la polenta la metterei ovunque, mi piace anche tal quale senza condimento, ma qui ci sta d'incanto, a spezzare il sapore forte del cinghiale.
♥♥♥ Sonia fosse per me i cinghiali si riprodurrebbero a dismisura, ma dal momento che ci viene regalato, cerco di trarne profitto :)
Comunque ho letto che nei migliori supermercati si trova congelato, questo nel caso ti volessi togliere una curiosità :)
♥♥♥ Francesca sul web si trovano molte ricette per cucinare il cinghiale, io imperterrita uso sempre questa perché ormai sperimentata da anni e per paura di rovinare questa carne particolare. Come dice il proverbio, chi abbandona la strada vecchia per quella nuova eccetera. Inoltre questa ricetta rispetto a molte altre è di grande semplicità e viene incontro alle mie esigenze :)
♥♥♥ Tinny devo essere sincera? Preferisco i miei ravioli al cinghiale, però dopo qualche mese in congelatore dovevo cucinarlo per forza. Beh, una volta all'anno se po' fà :)
♥♥♥ Gaia, il cinghiale dolce e forte prevede ingredienti decisamente dolci come l'uva passa e perfino (mah...) il panforte..... e se non erro cioccolato fondente, che contiene zucchero. No, questa ricetta è simile a quella alla cacciatora con cui i toscani cucinano un po' tutta la cacciagione, e se devo dirtela fino in fondo non so il motivo per cui si aggiunge cacao amaro, ho sempre dato per scontato però che serva ad attenuare il sapore "selvatico" del cinghiale. Come dicevo a Francesca, ho paura a modificare le ricette collaudate, questa la faccio raramente e visto che viene buonissima, la continuo ad eseguire pari pari continuando a non sapere il perché del cacao :D
Un abbraccio a tutte
Anna
Grazie Anna! E' fantastica questa ricetta :)
RispondiEliminaE tu abilissima sei, perché non è cosa facile trattare quel tipo di carne.
Un abbraccio a te e alla tua cucciola :)
Io l'ho mangiato una volta era fatto al ragù ed era buono, ma questo con la polenta dev'essere squisito. Brava.
RispondiEliminaRicetta da conservare quando a qualcuno verrà in mente di portare a casa il cinghiale. Un bacio
RispondiEliminaDavvero un gran piatto!
RispondiEliminaAdoro la foto dell'albero, mi incanta!
Un grande abbraccio alla tua cucciola che spero stia meglio.
Serena notte
Adoro la versione con il cioccolato fondente! Quando ero piccola mia mamma ne preparava in quantità industriali!!
RispondiEliminaOra invece mi trovo a farlo "classico" senza troppi aromi strani perchè alle tre pesti di casa non piace molto l'accostamento, peccato (la ricetta con il cacao è dell'alto Lazio se non erro).
Io non vedo l'ora che mio fratello mi porti il cinghiale di questo anno (a casa mia papi e fratellino sono cacciatori, come buona parte del circondario..non vi dico le bontà!)
Se poi passate per Ferrara abbiamo una sagra favolosa vicino, con piatti tutti a base di cinghiale: un intero paese parte per fare le battute!