Un piccolo aiuto per chi, come me, è intollerante al glutine. La mia esperienza a disposizione di chi non ne ha o cerca nuove ricette.
Si mangia per vivere, non si vive per mangiare

Si mangia per vivere, non si vive per mangiare
martedì 28 agosto 2012
Rotolini golosi di zucchine
domenica 26 agosto 2012
Carpaccio di salmone fresco al pepe rosa con ribes
Ingredienti:
Procedimento:
PS: trovo sul blog di Erica una nota sul pesce crudo che ritengo molto importante. Preciso a questo proposito che per questa ricetta ho usato del salmone fresco che avevo in congelatore già tagliato... quindi senza volerlo non ho messo a repentaglio la salute dei miei ospiti :)
Spero inoltre che il pesce comprato al supermercato sia più che controllato.... ma come dice il proverbio, fidarsi è bene e non fidarsi è meglio. Quindi date retta ad Erica :)
- Per prima cosa è importante scegliere dei bei filetti di salmone, fate attenzione che la polpa non si percorsa da molte venature bianche, che sia bella soda e bella alta.
- E' sempre bene quando si tratta con pesce crudo o marinato attuare l'abbattimento per l'anisakis quindi procedete così:
Infatti la marinatura cuoce, MA! non elimina il rischio di Anisakis, fate molta attenzione e congelate prima se acquistate del pesce che non è mai stato congelato!
- "Infatti l'anisakis e le sue larve muoiono se sottoposti a 60 gradi di temperatura,
oppure dopo 96 ore a -15° C,
60 ore a -20° C,
12 ore a –30° C,
9 ore a -40° C"
- Una volta effettuato l'abbattimento procedete a scongelare il vostro salmone e a tagliarlo a fettine sottili.
- spremete i limoni e procedete a stendere bene le fette di salmone in un vassoio, poi coprite con il succo di limone.
- Lasciate marinare le fettine di salmone per qualche ora: decidete voi il grado di cottura
sabato 11 agosto 2012
Torta con rose, per un’occasione speciale
Eh sì, ormai ci ho preso gusto. O meglio ci ha preso gusto chi mi sta vicino, e malgrado la morsa del caldo che continua a stringere, mia figlia per il suo compleanno mi ha chiesto una torta con decorazioni in pasta di zucchero.…. Non potevo certo dirle di no…. e devo dire che l’esperienza fatta con i girasoli mi ha aiutata. Ho fatto una pasta di zucchero più asciutta, lavorandola molto tra le mani prima di usarla, ed addizionandola man mano di zucchero a velo. Ha funzionato: la pasta si lavorava meglio, i fiori si sono seccati molto in fretta, hanno retto bene la forma, e comunque li ho finiti di far seccare in frigo. Li ho fatti in due mandate, e si vede bene, più belli gli ultimi, quelli più chiari, fatti proprio dopo aver applicato queste piccole accortezze.
Per il resto…. io sempre le stesse ricette: pandispagna, crema, bagna e pasta di zucchero. Trovate tutto su questo post, compresa la tecnica per fare le rose, ricoprire la torta e farcirla.
Auguri tesoro. Che i tuoi 23 anni, così pochi ancora, ti vedano felice come meriti. Di sicuro stasera tu e i tuoi amici….
… vi leccherete i baffi!!!
lunedì 6 agosto 2012
Girasoli, per te
La farina usata, Biaglut da 1 kg. Nella crema, DS Mix it. Lo zucchero a velo, Colombo. I coloranti in polvere, Graziano linea senza glutine, acquistati qui.
Non ho trovato nessun tutorial su come si fanno i girasoli di pasta di zucchero… ed ho avuto grandi difficoltà per il caldo terribile di questi giorni, che rendeva la pasta molle, e che ha fatto sì che pur lasciandoli seccare tre giorni all’aria, i girasoli fatti con tanta cura si siano un po’ afflosciati nel momento in cui li ho tolti dalla forma improvvisata ed applicati sulla torta. Ma l’effetto finale non mi sembra malvagio, anche se non soddisfa il mio perfezionismo.
Gli errori che ho fatto possono servire a chi si volesse cimentare: innanzitutto la torta rettangolare è meno stabile e più difficile da ricoprire. Eravamo in molti ed io avevo paura che una torta rotonda fosse troppo piccola, ma se mi dovesse risuccedere piuttosto ne faccio due … Sono stata costretta alla fine a ricoprirla in più pezzi, ed anche se ho cercato di nascondere le giunte, si vedono lo stesso. Il pan di spagna rettangolare è anche più difficile da svuotare con la tecnica che Francesca descrive qui, proprio perché meno stabile, per cui ho dovuto lasciare i bordi più spessi e più asciutti, il che ha reso meno delicato il dolce. Inoltre, una volta finita e messa in frigo, la pasta di zucchero è diventata molto soda, il che mi dice che forse avrei dovuto far seccare i girasoli in frigo anziché all’aria…. non l’ho fatto per paura che il frigo li inumidisse, ma alla fine è stato il caldo a farlo…. per cui non so, alla prossima torta eseguita col clima africano saprò dirlo.
Ho usato come forma un banalissimo stampino monouso da muffin, che ho modellato con le mani.
Avevo osservato con attenzione un girasole vero…. e quindi sono partita dalle foglioline alla base del fiore...
… le ho posate sulla forma…
..… che ho modellato, inciso e messo ad asciugare parzialmente, con metodi molto casalinghi….
… e poi appoggiato sulle foglioline.
Stesso procedimento per i petali più piccoli, ottenuti ovviamente da cuori di dimensioni inferiori e fatti asciugare con lo stesso sistema, poi applicati con una lieve pressione.