Si mangia per vivere, non si vive per mangiare

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giovedì 4 febbraio 2016

Marmellata di arance e peperoncino



Fare una passeggiata in collina con gli amici, perdersi nel verde, incappare in un aranceto e non resistere alla tentazione di fronte a quegli alberi zeppi di frutti maturi e succosi... ebbene sì, lo confesso, siamo scappati via soffocando le risate, con gli zaini pieni di belle arance, mangiandone alcune per la strada mentre cercavamo di orientarci e di tornare verso il punto di partenza, per ritrovarci poi a dividere il bottino sentendo un lieve... ma solo lievissimo senso di colpa!!!

Spero di non finire in galera per questa pubblica confessione... semmai portatemi le arance, eh :)))


Erano buonissime... così ho deciso di farne una bella marmellata, ma dato che non ne faccio un grande uso ho preferito farne una da accompagnare ai formaggi, visto che ultimamente ho scoperto che oltre al miele un buon pecorino si sposa meravigliosamente con marmellate particolari come quella di cipolle, di peperoni o di vino. Marmellate che posterò in un secondo tempo, non troppo dolci, non troppo dense, in questo caso anche piccante, una vera poesia per il palato. 



Ingredienti: la buccia di un chilo circa di arance, un chilo di arance già pulite (quindi la sola polpa, senza buccia né semi e meno pellicina possibile), 350 gr di zucchero bianco, 350 gr di zucchero di canna, 1 peperoncino (io ho usato un habanero, piccantissimo).

 

Procedimento: pelare le arance con un coltellino affilato, asportando solo la parte colorata della buccia.



Eliminare tutta la parta bianca, le pellicine più grosse ed i semi. Arrivare ad un chilo e tagliare grossolanamente gli spicchi.



Tagliare a nastrini  molto sottili le bucce e sminuzzare il peperoncino privato del picciolo.
Aggiungere alla polpa di arance lo zucchero, il peperoncino e le bucce, e lasciar cuocere a fuoco lento per circa 40 minuti mescolando ogni tanto, poi fare la prova piattino: quando si pensa che la marmellata abbia raggiunto la giusta densità prendere un paio di cucchiai e spalmarli su un piattino, mettere in frigo per una decina di minuti poi controllarne la densità ed assaggiare. Se troppo liquida, far cuocere ancora. Se troppo densa, aggiungere acqua, riportare ad ebollizione e rifare la prova. 


Mentre la marmellata cuoce, preparare i barattoli lavandoli ed asciugandoli bene. Ritagliare altrettanti quadrati di carta-forno quanti sono i barattoli, in misura tale da ricoprire abbondantemente l'apertura dei barattoli.


Raggiunta la consistenza voluta, versare la marmellata nei barattoli subito dopo aver spento il fornello, quindi bollente. Coprire il barattolo con il quadrato di carta forno, stringere bene il coperchio e far raffreddare a capo in giù. Se ben chiusa, con questo sistema la marmellata si conserverà in luogo fresco per moltissimo tempo. 


Gli esperti dicono che la marmellata dovrebbe riposare una decina di giorni prima dell'uso.... io l'ho messa in tavola la sera stessa con un buon formaggio e l'ho trovato semplicemente fantastica, e non solo io: la dolcezza dell'arancio e dello zucchero, l'amarognolo delle bucce ed il piccante del peperoncino hanno conquistato tutti. Anche il formaggio più banale abbinato a questa marmellata diventa una leccornia da....



... leccarsi i baffi!!!

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