Sushi Nori a modo mio
Premetto che non adoro il sushi. Il pesce mi piace cotto, le alghe mi fanno senso, il riso mi piace al dente….. così qualcuno si chiederà, allora perché lo hai fatto?
Perché lo trovo coreografico. Ad esempio quei piccoli cilindri dai colori tenui e dal bordo nero li ho sempre trovati deliziosi, bellissimi, terribilmente invitanti. Così, alla ricerca di una idea per scattare foto idonee al gioco on-line organizzato da Atmosfere Italiane, ho pensato che in fondo non è necessario usare pesce crudo o ingredienti misteriosi e magari pure a rischio di glutine, e che comunque mi andava proprio l’idea di sorprendere i miei ospiti portando in tavola nelle mie belle ciotoline monodose qualcosa di insolito rispetto alla mia cucina piuttosto classica.
Le alghe le avevo comprate mesi fa… prima del terremoto, prima della contaminazione del mare. Non so quanto sia sicuro usare quelle confezionate dopo… ma questa è un’altra storia.
Confezione alla mano, leggo le istruzioni dettagliate su come cuocere il riso e come confezionare i rotolini, studio tutto quasi a memoria… e poi faccio di testa mia. E’ un sushi molto italianizzato il mio…. però è piaciuto moltissimo, e l’importante per me è questo!
Ingredienti: per una ventina di cilindretti, quattro fogli di alghe pressate, 150 gr di riso (ma me ne è rimasto un po’), 70 gr di salmone affumicato, 2 zucchini tagliati a fettine sottili.
Procedimento: la cottura del riso per i giapponesi è un rito particolare… io l’ho seguito solo in parte. L’ho lavato per bene, cambiando due volte l’acqua finché non è rimasta limpida, poi l’ho messo sul fuoco nell’acqua fredda. Dal momento in cui l’acqua ha iniziato a bollire ho fatto passare 10 minuti e per me era cotto…. per i giapponesi, va lasciato in acqua a finire di assorbirla, ma io sinceramente non ho avuto il coraggio di farlo, pensando che sarebbe diventato una pappetta. Così l’ho scolato dalla poca acqua rimasta, l’ho sciacquato brevemente per togliere l’eccesso di amido, ci ho aggiunto un cucchiaino di aceto ed uno di zucchero, ho mescolato bene e l’ho versato in una ciotola per farlo raffreddare. Probabilmente doveva stare più insieme, ma non ho avuto difficoltà a comporre i miei rotolini per cui…. per me va bene così!
Ho cotto nel microonde per 3 minuti, senza nessun condimento, le fettine di zucchini.
Una volta freddo il riso, ho steso il primo foglio di alghe sulla classica tovaglietta di bambù…. poi ho pensato che rischiavo di sporcarla un po’ e quindi ci ho appoggiato un foglio di carta forno. Ho versato tre cucchiai di riso sul foglio di alghe lasciandone libero circa un terzo, poi ho appoggiato nella parte centrale una striscia di salmone ed una fettina o due di zucchino, così:

Poi ho arrotolato, aiutandomi con la carta forno, l’alga ed il riso fino a chiudere il cilindro, cercando di pressare bene il riso. Ho bagnato con un pennellino intriso nell’acqua il bordo libero vicino al cilindro formato, ho tagliato l’eccesso ed ho sigillato bene.
Infine con un coltello affilatissimo ho tagliato in piccoli pezzi il rotolo, formando i classici cilindri.
Li ho appoggiati poi uno ad uno nelle ciotoline nere da finger food della Atmosfere Italiane, incantata dal contrasto dei colori. Li ho serviti accompagnati da salsa di soia (quella senza glutine della Ki group) a parte, dove inzuppare i cilindretti, e senza posate, sennò che finger food è???
Sarà stato anche un sushi troppo italiano, ma i miei ospiti… indovinate un po’? si sono….
… leccati i baffi!!!
Pomodorini ripieni
Sere dopo, per il solo gusto di stupire la mia famiglia, è stata la volta dei pomodorini ripieni. Facili da vergogna… ma anche questi coreografici e gustosi.
Ingredienti: pomodorini rotondi, Philadelphia classico, erba cipollina, capperi, qualche foglia di insalata gentile.
Procedimento: lavare ed asciugare i pomodorini, tagliarne la parte superiore e svuotarli pazientemente dei semi. Lavorare il Philadelphia in una ciotola per renderlo cremoso e trasferirlo in un sac-à-poche o in una siringa da dolci. Riempire i pomodorini, spolverizzarli con l’erba cipollina, appoggiarvi sopra un cappero, adagiare su una fogliolina di insalata in un cucchiaio di Atmosfere Italiane. Non sono carini? E nella loro semplicità sono da…
… leccarsi i baffi!
Con queste due ricette (e forse altre...?) partecipo al gioco on-line di Atmosfera Italiana.
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E partecipo anche al contest di Bietolina!