L’avevo mangiata per l’ultima volta non meno di dieci anni fa, ed ho indagato su quale fosse il modo migliore di prepararla quando ho deciso di portarla alla festa della Pentolaccia organizzata da AIC Pisa. Volevo infatti portare una ricetta nuova per il ricettario della Pentolaccia ma che fosse anche conosciuta: la torta coi bischeri è un tipo di dolce rustico che di solito a Pisa e provincia fanno i panifici e non le pasticcerie, e viene preparata in occasione della fiera di Pontasserchio, che si svolgerà tra poco, o della festa del Pinolo a San Piero a Grado, che si svolge se non erro a fine estate. Inutile dire che senza glutine non la prepara nessuno…. quindi dovevo per forza sperimentare.
L’ho portata (senza averla ovviamente assaggiata) alla festa di carnevale con un pochino di ansia, è un dolce che i pisani adorano e tra i partecipanti sicuramente era presente qualche pisano doc e magari neanche celiaco! Comunque ha fatto bella mostra di sè sul tavolo tra gli altri 37 dolci, e quando è arrivato il momento di tagliare e distribuire le porzioni… beh, io ho fatto giusto in tempo ad assaggiarne una fettina! Era buono, molto buono, esattamente come lo ricordavo, con una frolla un po’ rustica, un ripieno della giusta consistenza, ma soprattutto… una delle grandi soddisfazioni di quella giornata…. una signora pisana è andata all’accettazione dolci, ha chiesto chi avesse fatto quella torta, poi è venuta a cercarmi per farmi i complimenti, per dirmi che lei ci aveva provato tante volte senza ottenere niente di simile, che finalmente dopo anni dalla diagnosi aveva avuto il piacere immenso di mangiare una vera torta co’ bischeri!!!
Più in là posterò un resoconto di quella bella festa che tutti gli anni ci riempie di soddisfazione malgrado la grande fatica che comporta. Oggi intanto, dopo la panna cotta tricolore e lo strudel, vi racconto come ho fatto il terzo dolce che avevo portato, questa torta che credo facciano anche altrove ma che io ho sempre conosciuto come un dolce tipicamente pisano. Il significato del nome? Difficile dirlo, si perde penso nella notte dei tempi, posso immaginare che abbia a che fare coi “corni” con cui si orna questa torta, considerato che un marito cornuto da noi viene definito bischero, cioè un po’ scemotto, tontolone. Per bischero qui si intende anche in modo pittoresco l’organo sessuale maschile, che riporterebbe sempre alle punte con cui si orna la torta intorno.
Ed ecco la mia ricetta, senza glutine ma ricavata rigorosamente da una ricetta classica, solo una delle tante che mi hanno consigliato, ma tra le tante è quella che mi ha ispirato di più. Devo dire che può e deve essere migliorata per un motivo perlomeno: i miei “bischeri” non sono rimasti del tutto in piedi, si sono adagiati sull’impasto, l’effetto era bello lo stesso ma i veri bischeri stanno ritti! La prossima volta proverò a mettere un pizzico di farina in più nel l’impasto del bordo, oppure metterò la torta in frigo fino al momento della cottura, sperando regga meglio.
Ingredienti per la frolla: 250 gr di farina (ho usato 130 di Bi-Aglut per pane e paste lievitate e 120 di Mix B Schar), 100 gr di burro, 1 uovo, 1 pizzico di sale, 1/2 bustina di lievito (Colombo, da prontuario), 100 gr di zucchero, la scorzetta di mezzo limone.
Ingredienti per il ripieno: 150 gr di cioccolato fondente spezzettato (ho usato l’Esselunga svizzero), 50 gr di cacao in polvere (Coop), 1 etto di riso, 1/2 litro di latte, 50 gr di pinoli, 2 uova, 50 gr di zucchero + 20 gr nel latte di cottura, una manciata di uvetta, un bicchierino piccolo di rhum, cannella.
Nella ricetta originale del ripieno ci andrebbero anche i canditi… ma io non li posso soffrire e non ce li ho messi, ma se piacciono, una manciatina ci si mette.
Procedimento: per la pasta frolla, mettere tutti gli ingredienti in una impastatrice oppure lavorare a mano con il solito metodo: prima il burro freddo con la farina, poi si aggiunge lo zucchero (50 gr), l’uovo ed il pizzico di sale, infine il lievito. Si lavora fino ad ottenere una bella palla liscia e soda e se necessario (cioè se nella lavorazione il burro si è ammorbidito troppo e la pasta è un po’ appiccicosa) si mette in frigo per una mezz’oretta, avvolta in pellicola.
Nel frattempo si prepara il ripieno: far cuocere il riso nel latte con 20 gr di zucchero e una spolverata di cannella mescolando spesso; il riso assorbirà una gran parte del latte. Spegnere quando ben cotto, aggiungere il cioccolato a pezzi e far sciogliere bene, poi il cacao, l’uvetta ammollata nel rhum (che verserete anch’esso nel ripieno), i pinoli, lo zucchero. Far intiepidire bene prima di incorporare le uova leggermente sbattute ed amalgamare bene. Il risultato deve essere scuro e cremoso, molto bagnato.
Eccoli qui i miei bischeri addormentati…….
Nell’insieme però la torta era bella, e si capiva al volo che era la classica torta co’ bischeri!
N.B. Ho rifatto questa torta qualche tempo dopo, seguendo fedelmente gli ingredienti qui riportati ma avendo l'accortezza di tenere la torta in frigo per un'ora circa prima di infornarla. Ecco il risultato:
…..da leccarsi i baffi!
N.B. Ho rifatto questa torta qualche tempo dopo, seguendo fedelmente gli ingredienti qui riportati ma avendo l'accortezza di tenere la torta in frigo per un'ora circa prima di infornarla. Ecco il risultato:
E comunque, bischeri su o bischeri giù, questa torta è da....
l'importante è che sia piaciuta!!
RispondiEliminami sa che l'ha ammorbidita molto il burro
ma come mai hai usato farine da pane??
buon sabato
Ciao Anna bella soddisfazione, e' sempre un'incognita preparare senza provare prima, potresti fare una tortina piccolina che te la mangi subito, molto originale come torta, carina con le puntine , complimenti, aspetto resoconto festa, ciao grazie baci rosa buona domenica.)
RispondiEliminaCon il riso? Che originale...tra l'altro a me nei dolci il riso in quanto chicco (!!!) piace molto. Sempre bravissima. Un abbraccio.
RispondiEliminasembra buonissima, questa torta!
RispondiElimina@ Vale sì, l'importante è quello, però avrei tanto voluto che le punte stessero come devono stare :(
RispondiEliminaHo usato farine da pane perché è un tipo di torta un po' rustico, con un impasto poco friabile, ed anche perché sono un po' abitudinaria nella scelta delle farine, va a finire che uso sempre le stesse per paura di sperimentare e di risultati non soddisfacenti. Il sapore e la consistenza comunque erano perfetti, le punte flosce forse hai ragione tu, devo mettere un po' meno burro almeno nei lati, o forse tenerla un po' in frigo prima di cuocerla.
@ Rosa sì, grande soddisfazione!!! Buona l'idea della tortina "campione", non ci ho mai pensato, in effetti così uno ha la possibilità di provare senza tagliare la torta grande! Il resoconto lo faccio appena ho tempo, me lo stanno chiedendo anche i miei colleghi di volontariato, c'erano dei dolci veramente bellissimi oltre che buonissimi, ed è una festa che tutti gli anni ci lascia una grande gioia.
@ Tinny pensa che io invece non vado pazza per il riso nelle torte, l'ho usato finora solo nella pastiera senza glutine, ma mentre in quest'ultima ce l'ho messo in sostituzione del grano, qui la ricetta lo prevede proprio, e ricordavo un dolce veramente molto buono... e lo è!
@ Dada sì, è buonissima davvero.... mi chiedevo se partecipare al tuo contest con questa ricetta, in realtà ero partita per farlo poi ho realizzato che prima di infornare, quando avevo messo anche le listarelle di pasta, ho dimenticato di fare la foto...... la accetti lo stesso? Io intanto metto il tuo banner e commento da te... poi dimmi tu.
Ciao a tutte e buona domenica!
Anna
Va benissimo, l' aggiungo subito! :-)
RispondiEliminaAnnuccia mia che hai preparato! è bellissima da vedere e non ho dubbi sulla bontà! che bella soddisfazione essere ripagati della fatica vero? bravissima cara e buona domenica. Bacioni :X
RispondiEliminaMai assaggiata una crostata così, forse per ottenere un sapore di frolla un po' rustico forse potevi usare un po' di farina di grano saraceno... io ne ho fatta una che prevede il grano saraceno, se vuoi vai a vedere qui: http://saporiesaporifantasie.blogspot.com/2010/03/crostata-ricotta-e-nutella-con-frolla.html evitando il latte o quanto meno non più di un cucchiaio...
RispondiEliminaInfine penso proprio che non ti siano rimasti in piedi proprio per il mancato riposo in frigo...
Per il resto, mi sembra una goduria da provare al più presto!!!
Baciiiiiiii
Ciao Anna , bellissima ricetta ^_^
RispondiEliminasai cosa mi ha fatto ridere? la definizione di bischero eheheh
anche noi si dice "ooooh bischerooooo" però pensare a un pò scemotto e un pò tontolone... è una definizione bellissima!!! eheh ^_^
sai che non la conoscevo questa torta? e dev'essere buonissima, da provare quanto prima!
RispondiEliminate lo credo che abbia fatto il fumo alla festa della pentolaccia...
Buona, bella e grazie delle foto esplicative della preparazione :)
RispondiEliminaBacio e buona giornata
diariodicucina.blogspot.com
Ciao :)
RispondiEliminavengo direttamente dalle pagine di dada per giudicare questa ricetta ^_^
E' davvero una bellissima crostata, non la conoscevo e il ripieno direi che è favoloso:D
In bocca al lupo per il contest :D
buonissima e grazie per aver fatto vedere come si fanno i "becchi" baci Ely
RispondiElimina*Sonia doveva essere più bella :(( diciamo che è carina... ?
RispondiElimina*Stefania il grano saraceno lo sto sperimentando e mi piace da morire!!! Buona idea, proverò. Secondo una mia collega di volontariato non dovevo mettere il lievito nei "bischeri", sarebbero rimasti su!
*Erica :)) non potevo pubblicare questa ricetta senza dare una definizione dei bischeri!!!
*Gaia sì, buona lo è davvero, provare per credere :)
*Letizia grazie a te!
*Cranberry grazie degli auguri, detto francamente a me basta che piaccia :)
*Ely peccato che poi i becchi si siano afflosciati, leggi quel che ho scritto a Stefania... chissà.
Buona serata a tutti e scusate per il solito ritardo nella risposta!